Film-Maker & Performer
CORPO E CAMERA
corpo del performer e audiovisivo
Il progetto prevede 2 percorsi parallelii con la condivisione di alcune fasi didattiche e una parte finale in cui si collabora in sinergia.
1) Laboratorio di Biomeccanica Teatrale con Claudio Spadola
Il laboratorio è rivolto soprattutto ad attori, danzatori e performer professionisti o in formazione, ma è aperto a chiunque voglia misurarsi con un’esperienza creativa e con la propria “intelligenza corporea”. La Biomeccanica Teatrale offre delle tecniche che possono essere per tutti un ottimo strumento di autoconoscenza, padronanza del corpo-mente e “gestione” delle emozioni, motivazione, scoperta e sviluppo delle proprie potenzialità creative.
Per saperne di più Perché fare biomeccanica
2) Laboratorio di filmmaking per la performance, diretto da Chiara Crupi
Il Laboratorio da la possibilità ai filmmakers di misurarsi con il paesaggio più difficile e imprevedibile che si possa offrire allo sguardo: l’essere umano, in questo caso l’essere umano “in situazione di rappresentazione”, l’attore, danzatore o performer. Entrare in uno spazio di rappresentazione con la telecamera è un’azione visibile e forte che può “rompere” una certa qualità di energia dell’attore e di attenzione dello spettatore. Si cercherà di sviluppare una sensibilità dell’azione attraverso il punto di vista della telecamera, cercando di trasformarla da uno strumento freddo e invadente in un “corpo” danzante insieme al contesto teatrale di cui è testimone. Un percorso di conoscenza dell’altro e di contaminazione creativa che vede la telecamera, in movimento o fissa, come un “attore” che fa parte del processo.
Il corso prevede una fase preliminare di apprendimento delle tecniche di base di illuminazione e di ripresa. In una seconda fase del lavoro, si entrerà in contatto con le attività parallele del laboratorio di Biomeccanica Teatrale diretto da Claudio Spadola. La terza fase elaborerà un prodotto oppure un evento audiovisivo finale. Si prevede un incontro conclusivo fra i partecipanti con analisi, confronto delle esperienze e visione dei materiali.
Il laboratorio è previsto in diverse modalità di fruizione:
Proposta workshop residenziale: 35 ore complessive in almeno 7 gg continuativi, 5 ore al giorno, in uno spazio condiviso e a contatto con la natura, con pernottamento e vitto;
Proposta di workshop modulare: 25 ore complessive divise per sessioni (da due a quattro weekend).
Seminario intensivo di due/tre giorni, in 12h o 15h totali, con un momento conclusivo di condivisione delle esperienze fra attori e filmmaker attraverso la visione dei materiali filmati.
PROGRAMMA DEL CORSO:
1 - tecniche base della ripresa
2 - Esperimenti di ripresa “live“ del performer (su laboratorio di Biomeccanica)
3 - Elaborazione dei materiali in un prodotto audiovisivo o in un evento finale.
4 - verifica e visione e analisi dei materiali realizzati.
E’ rivolto a studenti, attori, performer, fotografi, filmmaker e cameraman (esperti o principianti) ma può rivolgersi anche a curiosi e artisti in genere che intendono partecipare ad un processo creativo fra performance e arte visuale.