Commedia dell'arte delle puttane
da Luciano e Fernando De Rojas
regia e drammaturgia di Claudio Spadola
Lo spettacolo, nella sua prima edizione, dopo fortunate tourneé nazionali, ha rappresentato con grande successo l’Italia al III Festival Teatral Tres Continentes in Spagna e Canarie
Aprile 1990 Teatro Spazio Uno, Roma
Luglio 1990 Teatro Villa Comunale, Anzio,
Agosto 1990 Teatro Municipal de Las Palmas de Gran Canaria, Teatro Municipal de Lanzarote
Dicembre 1991 Teatro delle Voci, Roma
con Donatella Galeotti, Roberto Pagotto, Claudio Spadola, Fabio Santucci, Roberto D'Erme
Maschere dei maestri Antonio Fava e Giancarlo Santelli
Costumi Andrea Stanisci
Scene Massimo Pezzilli (LaThymele)
Tecnico Marina Pagotto
2007
in collaborazione con
Compagnia Nuovo Teatro (C.N.T) – Locarno (Svizzera)
con Patrizia Schiavo, Michela Rossitti, Claudio Spadola
Festival d’autunno, rassegna di teatro,
5 Dicembre 2007
Teramo, Teatro Spazio 3
Scena parallela, rassegna di teatro indipendente,
23 Marzo 2007, Teatro Cupolone, S. Teodoro (Olbia)
19 marzo 2007, Roma, Teatro il Cantiere
Agosto 2007
Teatro Krypton, Prato
15-16 Giugno 2014
18-20 Giugno 2017
Teatro Cantiere Palestra dell'Attore, Roma
nel 2014 con Rosario Buglione, Maria Cristina Canta, Simona Clumbano, Sara De Virgilio, Vega Graziano, Donatella Mandolini, Giulia Monti, Elena Pariti, Emanuela Ricciardi, Edoardo Schiaffi, Giorgia Sciusco, Anna Sergio, Angela Zampetti
nel 2017 con Diana Forlani, Tatjana Leggeri, Umberta Coglio, Ferdinando Secchi, Luca Tasinato, Paola Monzo, Antonella Picarella, Laura Giordo, Diana Morea, Andrea Mariani.
Descrizione delllo Spaettacolo
Una giovane (forse dell’est) viene adottata e iniziata dalla nuova madre all’arte più antica del mondo.
La sconcertante attualità dei contenuti diventa pretesto per una commedia dell’“arte”, per un mondo di maschere comicamente agite da piccoli appetiti ed interessi.
Esilarante, a questo proposito, è il rapporto di conflitti e complicità tipicamente femminile che unisce madre e figlia.
Il testo nasce da un’elaborazione di Claudio Spadola dei Dialoghi delle cortigiane di Luciano di Samosata e della Celestina di Fernando de Rojas.
Non è la prima volta che il teatro si accorge di Luciano, scrittore del II secolo d.C., maestro nel formulare situazioni incredibili, quasi un precursore della moderna fantascienza con in più un gusto irresistibile per la satira; Dario Fo ne ha dato brillante prova nel suo Fabulazzo.
La Celestina, invece, scritta da Rojas nel 1499, precorre già il realismo dell’età moderna per la sua analisi spregiudicata, laica ed implacabile della natura dell’uomo e delle sue spinte primordiali.